La mamma di Alice Neri ha parlato dell’inchiesta ai microfoni di Pomeriggio 5. Secondo la donna, la figlia sarebbe stata violentata.
Continuano le indagini sulla morte di Alice Neri nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita della mamma 31enne. Il suo corpo è stato ritrovato a Modena, all’interno del bagagliaio della sua auto data successivamente alle fiamme. In un primo momento le indagini si sono concentrate nei confronti del marito.
I sospettati
Sarebbe stato lui a lanciare l’allarme agli inquirenti, dopo aver constatato che la moglie non era rientrata a casa dopo aver trascorso una serata al bar insieme ad un collega di lavoro. Successivamente, i sospetti si sono concentrati nei confronti del collega, che sarebbe anche l’ultimo ad aver visto in vita Alice Neri.
Dopo gli inquirenti hanno iniziato ad indagare nei confronti di un altro uomo, Mohamed Gaaloul. Secondo quanto appreso, l’indiziato si era recato andato all’estero il giorno dopo il delitto. Durante gli ultimi giorni il tunisino 29enne arrestato in Francia risulta essere il principale sospettato. Stando a quanto emerso in seguito all’analisi delle videocamere di sorveglianza, l’uomo si sarebbe avvicinato all’auto della donna nelle ore che precedono il delitto.
L’accusa della madre
Sul caso è intervenuta anche Patrizia, la mamma di Alice Neri, durante un collegamento ai microfoni di Pomeriggio 5. “La mia opinione è che la macchina per forza si è fermata un’ora, lui doveva violentarla”, dice. Poi prosegue: “Ha aggredito mia figlia in piena notte, quando lei si stava preparando una sigaretta e aveva il finestrino aperto”.
Secondo la mamma di Alice Neri, sua figlia si sarebbe incontrata con il suo collega di lavoro per mettere in chiaro il loro rapporto. “Se Marco avesse aspettato che lei salisse in macchina e fosse partita, lei non sarebbe stata inseguita. Lui ha aspettato che il collega di Alice andasse via e le è esaltato addosso subito. Mia figlia non ha guidato la macchina nel momento in cui la macchina è stata spostata da quel parcheggio”.
